Giornata mondiale di lotta alla droga – Giugno 2001

Oggi abbiamo fatto una cosa strana, di quelle che a raccontarle si fa fatica a crederci. Abbiamo offerto dei “sassi” alle persone che passavano per piazza del Monte, in pieno centro storico. Hai capito bene, sassi autentici, ciottoli di fiume, colorati e pieni di scritte, motti, aforismi e citazioni famose. Oggi è il 26 giugno, giornata che da alcuni anni è dedicata, a livello mondiale, alla lotta alla droga. Quando Maria Grazia ha lanciato l’idea del banchetto da mettere in piazza affinchè anche la nostra Associazione facesse sentire la propria voce, ci siamo subito detti “…e perché no !…”. La nostra è una voce ancora giovane, ma che ha già risuonato nel corso di tante riunioni di genitori ed insegnanti all’interno degli istituti medi superiori del comune di Reggio Emilia. E’ la voce di genitori che vogliono testimoniare la loro presenza e sensibilità nei confronti del gravissimo problema della tossicodipendenza e, più in generale, del disagio giovanile. Genitori che hanno deciso di costituirsi nell’Associazione “UN SASSO NELLO STAGNO” perché credono nell’importanza della prevenzione. E la prevenzione passa in primo luogo attraverso una corretta e capillare informazione rivolta in primo luogo ai genitori, ma che sappia raggiungere e coinvolgere tutte le componenti educative alle quali affidiamo il compito di accompagnare i nostri ragazzi nel non sempre facile cammino che li porterà a diventare adulti. E questo percorso attraversa per lunghi tratti il mondo della scuola dove i nostri figli sono chiamati a dare il meglio di sé percorrendo le varie tappe dell’adolescenza. In questa delicata fase i ragazzi sono tuttavia esposti anche a richiami negativi, i cosiddetti paradisi artificiali, scorciatoie, o fughe dalla realtà che non sempre siamo capaci di intercettare e soprattutto di saper leggere per tempo nonostante i numerosi segnali che, spesso inconsciamente, i ragazzi ci lanciano. Contribuire a risvegliare le coscienze. Di qui l’idea che si tramuta in realtà. I sassi recuperati in quantità e la squadra di genitori che si cimenta in elaborazioni pittoriche e letterarie sotto la guida paziente di Maria Luisa. Un sasso dunque lanciato nello stagno dell’indifferenza, dell’ignoranza e purtroppo dell’acquiescenza che sempre più frequentemente fanno da cornice al tema della droga. Discorso difficile, certo, e che le persone che quest’oggi hanno trovato il tempo per fermarsi a leggere i nostri messaggi, non hanno mancato di sottolineare. Molti ci hanno ignorato asserendo che il problema non li riguardava, confondendo in tal modo la prevenzione con la repressione o la cura. Altri hanno espresso giudizi aspri, duri, unendo nella condanna colpevoli e vittime. Abbiamo anche incontrato chi ha vissuto e superato la tragedia di un congiunto dedito alla droga e che ci ha incoraggiato nel proseguire sul cammino intrapreso, così come abbiamo sofferto insieme a quel genitore che ci ha testimoniato, con parole piene di amarezza, un dolore tuttora in corso. Il nostro banchetto aveva obiettivi semplici e ci auguriamo che qualcuno sia stato raggiunto. Di sicuro le bravissime Barbara e Benedetta, che hanno preferito passare con noi parte della giornata rinunciando magari al fresco di una piscina, si ricorderanno degli sguardi e delle parole dei tanti che hanno avvicinato mettendo nelle loro mani un sasso il cui peso, così carico di significati, si sarà fatto sentire almeno sino al rientro a casa. E’ stata una giornata ben spesa e speriamo che i nostri sassi riescano a produrre cerchi sempre più ampi, agitando le acque fino a far svanire il torbido che nasconde la bellezza dei sentimenti che riempiono il cuore dei nostri ragazzi più di quanto le apparenze non ci inducono talvolta a credere. Tra le tante citazioni riportate sui sassi, ne scegliamo due che vorremmo rimanessero impresse in te che ci stai leggendo:
“I ragazzi non sono dei contenitori da riempire, ma delle menti da accendere.”
e
“Impariamo ad ascoltare i nostri ragazzi, hanno sempre qualcosa da dirci.”